“A volte bisogna saper tornare indietro bene, per andare avanti meglio.”
(Marco Ferla)

Questa settimana ho scelto di mettere in moto il tuo pensiero con questa bellissima frase di un mio fraterno amico e una grande persona.

Con Marco parliamo “ogni giorno” di sviluppo, d’innovazione e di futuro osservando in primis il mercato, poi le persone e le aziende, e ci accompagna sempre questo pensiero che, a nostro avviso, è fondamentale perché ci fa soffermare sulle cose semplici, ci fa guardare indietro e ci fa ricordare delle cose che hanno un grande valore per andare #avantitutta.

Per esempio, una volta il pezzetto di carta che trovavi per terra lo prendevi e lo gettavi in un cassonetto appena ti era possibile, mentre oggi resta molto spesso a terra, ignorato da tutti.

Mi viene in mente anche quando, tanti anni fa, si faceva lo “scandaglio clienti” (l’analisi per trovare nuovi clienti e monitorare i clienti già in portafoglio). I nostri genitori lo facevano a mano ma noi, generazione degli anni 60, abbiamo avuto la fortuna di utilizzare il foglio Excel.
Ad uno ad uno inserivamo ogni cliente sul foglio di lavoro e poi, dopo averlo completato, sviluppavamo dei ragionamenti fantastici creando dei percorsi di sviluppo eccezionali.

Oggi invece assisti a lamentele continue sulla mancanza di clienti nuovi, sulla crisi e su internet che la fa da padrona.
MAH!

Il mio pensiero è che i clienti ci sono e ci saranno sempre e per sempre.

Ne approfitto per citare un pensiero del mio amico Riccardo Scandellari:

“Che tu venda orologi, strumenti musicali, elettrodomestici, pneumatici, piadine, corsi, viaggi oppure le tue competenze lavorative, devi essere sempre consapevole del motivo per cui qualcuno si priverà delle proprie risorse per scambiarle con quello che offri tu.”

È giusto voler cogliere l’innovazione, ma senza dimenticare il passato.

Ricordiamoci che l’innovazione parte dalle persone, non basta che le aziende acquistino macchinari. Bisogna impostare bene il processo culturale.

Pertanto, il mio umile suggerimento è di guardare al passato, ai metodi di una volta e capire come applicarli nel nostro sistema di oggi. È giusto puntare in alto ma non bisogna dimenticarsi di consumare le suole delle scarpe.

e…….come dice il mio caro amico Emanuele Bianchi, un grande nel settore dello Street Food in Romagna:

“Il successo si trova nella semplicità, ma bisogna trovarlo.”

(Foto copertina di Marco Di Carlo)