Ci sono due modi di vedere la nostra vita.

C’è chi ha in mente i suoi progetti che coincidono con un tipo di benessere, di star bene, o con qualcosa da realizzare che ti aggrada; e c’è chi vede la vita come un dono splendente di Dio, il quale conosce e vede tutto l’arco della nostra esistenza.

Noi vediamo solo dei particolari e non sappiamo connetterli l’uno con l’altro.

Camminando su questa terra vediamo che tutti i punti della nostra vita, quelli che chiamiamo dolorosi, quelli che chiamiamo gioiosi, di disprezzo e di trionfo (parole che non hanno lo stesso significato nel Signore), tutti questi punti sono connessi l’uno con l’altro in uno splendore meraviglioso per cui tu canti:
“Tutto è grazia, tutto è dono!”.

Madre Teresa di Calcutta diceva che era la matita nella mano di Gesù, paragonandosi a quei giochi che ci sono su alcuni giornali, dove unendo i vari punti viene fuori una figura che è perfetta.

Lei voleva essere la matita nella mano di Gesù.
Non capiva qual era il disegno, ma pezzo dopo pezzo andava avanti.

C’è un punto nella vita in cui si arriva a capire:
“Il mio disegno, Signore, è il tuo!”.

In quel momento si entra nel trionfo della vita, perché non si vuole essere colui che tiene la matita in mano, ma la matita in mano di Dio.

Allora ogni giorno è stupore, ogni giorno è canto, è gioia.

#consapevolezza
#esserenaturalmentesestessi
#sceltoprimaperme
#sceltoperte
#donbenzi
#Gesù

📷 di Arturo Morgandi