“Il quest’epoca di disorientamento, abbiamo due certezze inconfutabili. La prima è che il mondo in cui oggi viviamo non è il migliore dei mondi possibili, ma è di sicuro il migliore dei mondi esistiti fino a oggi. La seconda è che l’opera creatrice dell’uomo è solo all’inizio del suo cammino, per la prima volta nella storia dell’umanità, sta a noi proseguirla o interromperla per sempre.”
(Domenico De Masi)

Le cose, adesso, stanno così.
Dobbiamo prenderci cura di noi stessi, dobbiamo fare tutto il possibile per trasformare questo momento impegnativo in una grande opportunità, dobbiamo essere pronti al nuovo viaggio che sta per iniziare.
Ecco il mio pensiero e te lo scrivo con gioia perché voglio essere il tuo amico e regalarti un po’ di calore e di speranza attraverso quello che scrivo, in questa situazione davvero sfidante.

In questi giorni ho voluto fortemente acquisire più consapevolezza su quanto è accaduto, ed ho riflettuto su due parole importanti sulla quale ho posto la mia attenzione.

La prima è la “realtà” perché, effettivamente, è finito il tempo delle percezioni.

E’ il momento di riflettere sulla realtà che, come dice Alessandro Baricco:

“La realtà è il campo da gioco dove ogni mattina prendiamo delle decisioni.”
Questa realtà non è composta solo da fatti e basta. La realtà è composta di fatti, cioè di cose che accadono e di storytelling, cioè dell’insieme di reazioni e di racconti che vengono fatti, vissuti e distribuiti in giro, da parte degli umani a partire da certi fatti. I fatti seguono le narrazioni che producono fatti.

Questo Virus ha mandato in cielo tante meravigliose persone. Questa è la vera e potente realtà e, le narrazioni che dobbiamo sviluppare devono donare molta importanza a questo tema, che a mio avviso è di fondamentale importanza.

E’ un momento unico, al di là delle sofferenze individuali, di gruppi di famiglie, delle difficoltà di molte famiglie che non dobbiamo dimenticare e sottovalutare.

E’ anche un momento storico irrinunciabile. E’ come se all’improvviso il motore della barca si fosse spento di colpo mentre stavi navigando senza una meta ben precisa. Eri, praticamente, in balia delle onde.

Adesso, è il momento dove sta a noi proseguire il viaggio o interromperlo.

Proprio questi momenti di svolta hanno delle grandissime opportunità, di grandissimo fascino, che favoriscono. Nello stesso tempo, sono obiettivamente convinto che è molto faticoso dal punto di vista fisico, dal punto di vista psicologico e sono consapevole che per gran parte delle persone, è un momento difficile. Non tutto il mondo è abituato a questi momenti impegnativi e, al di là di essere positivi o negativi, a mio avviso la cosa buona giusta da fare è avere un pensiero equilibrato.

L’altra parola che mi ha colpito è la parola “Audacia”.

Ho scelto tre definizioni di significato per aiutarti a scegliere quella che preferisci:

  1. Comportamento o disposizione istintiva in cui al coraggio si unisce la noncuranza o lo sprezzo del pericolo o del rischio;
  2. Che ha coraggio e lo dimostra esponendosi in imprese difficili o pericolose: i giovani sono audaci, un audace capitano;
  3. La fortuna aiuta gli audaci: frase proverbiale per significare che la fortuna suole favorire chi affronta coraggiosamente il rischio.

Sempre Alessandro Baricco dice:

“E’ importante conservare questa idea di Audacia.
La prima cosa da fare è immediatamente diventare prudenti e non fare stupidaggini.
Quando arriva l’insidia la prima cosa da fare è metterti in una posizione per cui non prendi il colpo in fronte. Dopo di che, appena lo hai evitato, non lo hai preso proprio dritto in fronte, tu la prima cosa che devi fare è avere uno schema di attacco, non puoi stare a parare i colpi di qui e di la.
Il sistema d’attacco è sostanzialmente basato sulla disponibilità a perdere, cioè devi essere capace di rischiare. E’ basato su una capacità di sofferenza.
In realtà l’audacia, si costruisce proprio sulla base di una capacità di sofferenza, perché può andarti storto. Se non sei capace a soffrire fai tutte le cose più prudenti e riduci al minimo la possibilità di soffrire. Quindi, l’audacia ha qualcosa dentro che è molto bello, noi umani siamo capaci di questa roba, e ha dentro intanto, l’iperbole della tua capacità fantastica, perché l’audacia non è come il coraggio, il coraggio è un po’ ottuso, non ha paura.
Invece quando noi usiamo la parola audacia, indichiamo qualcosa che è anche audace dal punto di vista intellettuale, una soluzione non banale.
E’ un misto tra disponibilità a soffrire se fa male, e di brillantezza intellettuale nel trovare una mossa sorprendente.
Quello che esattamente di cui noi oggi abbiamo di bisogno è di audacia, che è quello che in questo momento sta mancando nel mondo.”

Come dice il poeta scomparso Luis Sepùlveda:

“Ogni essere umano ha un anima, dei valori e dei sentimenti.”

Pertanto la mia forte convinzione è quella di aggiungere e di mettere veramente in pratica, io lo definisco come uno strumento straordinario, una forte dose di Etica.
Tutti la citano, ma in molti dimenticano il vero significato della parola.

Quella che ho scelto per te oggi come definizione è di Fernando Savater:

“Etica, è la pratica di riflettere su quello che decidiamo di fare e sui motivi per cui decidiamo di farlo.”

Dobbiamo prepararci ad affrontare il nostro viaggio con la consapevolezza che il virus ci sta rendendo la strada impervia e ostacolando in tutti i modi. Noi dobbiamo comunque andare avanti, sicuri lungo il nostro percorso e, anche se ci saranno salite da affrontare, noi raggiungeremo la nostra destinazione! E’ finito il tempo in cui procedevamo su sentieri che ci rallentavano ed è iniziato il tempo in cui dobbiamo prendere la strada maestra!
Ci saranno ostacoli, lungo la via, ma è lo stesso: noi arriveremo esattamente laddove vogliamo arrivare!

Sii forte e avanti tutta!

📷 di @enzoraineri