“L’Italia è piena di imprenditori seri, grandi e piccoli, che amano i loro prodotti e che sono veramente orgogliosi di essere italiani e lo dimostrano tutti i giorni con i fatti. Occupiamoci di loro che se lo meritano veramente.”
Diego Della Valle

Desidero anzitutto porgerTi gli auguri per il nuovo anno, che sia per te “vivace ed interessante”.

Per la nostra prima riflessione dell’anno, vorrei prendere spunto da un’articolo che ho letto a dicembre scorso della Presidente del Senato della Repubblica.

Le parole che mi hanno incuriosito sono state le seguenti:

Cambiamento, innovazione, sostenibilità, competitività, sviluppo, crescita, consapevolezza, confronto, condivisione di idee, passione e dedizione.

Oggi Ti invito a fare un giochino.

Fermati e scrivi ogni parola su un foglio e proiettala su te stessa (o su te stesso) ponendoti questa domanda:

“Cosa sto facendo io per ………. ?”

É un gioco stupendo, vedrai che metterà in moto il tuo pensiero e Ti aprirà scenari fantastici, diventando il motore trainante per il tuo sviluppo personale, ma soprattutto per raggiungere il tuo “scopo” principale nei prossimi anni, guardando tangibilmente al futuro.

Dopo aver vestito sulla tua persona tutte le parole che Ti ho suindicato, termina il gioco con altre due che sono:

“Sfida e Merito”.

Vedrai come con quest’ultime due parole avrai alla fine del giochino un quadro chiaro e perfetto.

Tornando per un attimo all’articolo, la senatrice Casellati dice:

“La vera sfida dell’oggi e del domani, sempre da coniugare attraverso la meritocrazia, riguarda la qualità. Qualità nei ruoli, nelle occupazioni, negli incarichi.”

Mi piace il tema della qualità, è fondamentale nelle relazioni e in qualsiasi lavoro.

Personalmente credo che la qualità dipenda però dalla parola “responsabilità”.

Quello che mi auguro, per vedere felici tantissime persone, è che in futuro ci siano molti Leader “responsabili”.

Per un Leader la vera responsabilità non sta solo nel creare benessere sociale, condividere la propria visione, scegliere le persone giuste, investire in formazione e consulenze per sviluppare le proprie competenze e quelle dei propri collaboratori, saper ascoltare e creare benessere sociale.

Sta anche nell’aiutare le persone a come raggiungere il proprio scopo personale, per essere felici e per rendere gli altri felici.

Da anni ormai sono fortemente convinto che il merito in qualsiasi azienda è di tutti e per tutti e non dev’essere l’unico criterio di scelta, perché ogni persona a mio avviso ha un insieme di qualità uniche.

L’importante è comprendere se quella persona ama quel tipo di lavoro, e se non lo ama, non bisogna bistrattarla o trattarla male, ma bisogna aiutarla a trovare la propria strada, quella strada che da sempre ha sognato.

Alessandro D’Avena ha scritto:

“Chi ha sperimentato la felicità nelle relazioni e nel lavoro, sa che non è il progresso di per sé a rinnovare la vita, ma l’amore che mettiamo e riceviamo nell’incontro reale con gli altri e con il mondo.”

(Foto di copertina di Diego Rodigari)