Domenica scorsa, dopo aver trascorso una fantastica settimana lavorativa nella mia amata terra di Sicilia, prima di rientrare nella splendida Romagna, ho deciso di andare a visitare i luoghi dove è nata la Fiction del Commissario Montalbano con le mie figlie Duilia e Rachele.

Un grande successo di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane, nata da una magistrale idea di Andrea Camilleri.

Prima di arrivare in quei luoghi magici, abbiamo effettuato un Pit-Stop nella stupenda Modica ed abbiamo gustato un tipico dolce  famoso in tutto il mondo che si chiama: i ‘mpanatigghi.

Approfitto per ringraziare i miei cari ed affettuosissimi amici Aldo, Stefania e Marta Terranova che ce li hanno fatti gustare in uno dei bar storici della città.

Vorrei salutare anche il mio caro e mitico amico Giorgio Moncada, anche lui modicano DOC.

Passando da Scicli (dove sono state girate le scene in commissariato) e Marina di Ragusa verso Punta Secca (dove c’è la casa di Montalbano) mi sono ricordato quando tanti anni fa in moto con i miei amici di Giarre Mario La Spina (detto “Spicatu” dalla spiga, perché già a 12 anni era un gigante) ed Enzo Raineri, abbiamo trascorso una vacanza indimenticabile.

La mia moto era una CB 750 F Honda 4 cilindri bianca, quella di Enzo una Honda Transalp 600, quella di Mario una Honda CB 1000 6 cilindri grigia non carenata, moto che hanno fatto la storia per il Brand Honda.

Che momenti!!!

Mi è venuta in mente la sensazione stupenda di quando ci spostavamo dalla casa di campagna di Marina di Ragusa verso il mare, proprio a Punta Secca, “senza il casco” e con i capelli al vento, ahimè quelli biondi e lunghi che avevo una volta.

Arrivato a Punta Secca, entrando nel piccolo borgo, la prima persona che ho pensato è stata la mia amata Barbara, a lei piace tantissimo il Commissario Montalbano, e poi la nostra piccola Micol che quando sarà più grande la porteremo con immensa gioia in questi luoghi magici.

Era come se fossi entrato in un’oasi e la sensazione che ho provato è stata di grande benessere.

Ancora tutto è rimasto come prima, come se il tempo si fosse fermato, fantastico.

Quello che mi ha colpito tra i tanti scenari bellissimi è stata un’insegna di un piccolo negozio:

“GLI ARANCINI DI MONTALBANO”.

La casa di Montalbano
Il Negozio di Iozzia - idea

Wow, mi è venuto subito in mente quando il commissario Montalbano mangiava gli arancini che gli preparava la sua colf.

Mi ricordo di una sera a Riccione, mentre ero in poltrona davanti alla Tv e guardavo Montalbano che mangiava gli arancini. Ho mandato come di consueto un messaggio Wapp al mio caro amico di Bologna Lorenzo, amante della Sicilia, e gli ho scritto: “Ma a te l’odore ed il sapore di quegli arancini ti è entrato nel palato e nel corpo come sta succedendo a me anche se siamo a 1.200 km di distanza? “

La sua risposta immediata è stata: “Mi….. siiiiiiii anche a me, scritto con l’accento di Bologna, eheheh.”

Tornando all’insegna mi son detto: guarda che idea che ha avuto il Signor Iozzia a mettere quel testo, un grande!

Guardando il mare, mi sono fermato a pensare per qualche minuto a un tema che da sempre è fondamentale per lo sviluppo di un’azienda.

Ho pensato al Marketing in generale, dove la continua nascita di nuove tecnologie, l’ascesa del mobile, l’internet of thinks, il cloud, i big data hanno modificato i requisiti che i CMO (Chief Marketing Officer) e i Project Manager sono chiamati a soddisfare.

Viviamo in un’era caratterizzata dalla velocità e da una forte esigenza di sintesi, unita a profondità di conoscenza e competenza su temi specifici.

Concordo pienamente con un mio fraterno amico, lui si chiama Marco Ferla, che dice:

“…Bisogna entrare nella testa del consumatore”.

Bisogna creare il personaggio che può essere il Brand o una persona (per es. vedi Giovanni Rana o il Commissario Montalbano). Bisogna avere una visione basata su una domanda ben precisa: “cosa pensa il consumatore di me e cosa voglio che il consumatore si ricordi di me.” Infine avere un prodotto eccellente che possa assolvere ad una esigenza ben precisa.

Associare il marchio a quel prodotto sarà la ricetta vincente.

Mi viene in mente: Imetec è lo Scaldasonno e l’asciugacapelli; Puro è l’accessorio per lo smartphone; Elettrocasa è il sacchetto per l’aspirapolvere; Lamborghini è l’auto sportiva; Casa Angelini è il fritto; Tesla è l’auto elettrica, ecc.ecc.

Proprio a Elon Mask ho voluto dedicare la copertina del post per quello che ha sviluppato in Space X . In soli 5 anni ha dato vita alla sua Visione con le persone che ha scelto “quelle giuste”, era il 2012 e disse: “tra 5 anni Falcon Heavy decollerà e andrà nello spazio per continuare a studiare il modo di portare in futuro materiali di grandi dimensioni e, persone in orbita attorno alla terra.”

Ma soprattutto un grande applauso va a lui e al suo team per l’idea geniale: “una macchina Tesla pilotata da un astronauta che viaggia nello spazio come se fosse in una qualsiasi strada urbana.”

Una volta che il suo Falcon Heavy ha raggiunto lo spazio, ha “aperto” lo sportello e rilasciato in orbita una fiammante Tesla Roadster sulla quale sono state montate diverse fotocamere per trasmettere la diretta in streaming e per fare fotografie uniche al mondo.

Questo è Marketing!

Tutti si ricorderanno che la Roadstar di Tesla è stata la prima auto al mondo che è volata in orbita.

Elon Mask con questa idea ha fatto entrare ancor più nella testa di milioni di consumatori il Brand Tesla.

Il suo brand “racconta” storie avvincenti sul futuro delle automobili e per l’energia sostenibile.

Questo si chiama “lifestyle brand” che esercita grande attrattiva e che contribuisce alla rappresentazione più profonda dello stile di vita di ciascuno, di come si vuole appagare e di come vuole apparire, riuscendo a incarnare un’ideologia, a dettare le regole, a ispirare un modo di vivere originale che si esprime in diverse categorie merceologiche. Ti suggerisco un libro se vuoi approfondire il tema che si intitola “Le marche che ispirano la nostra vita” di Stefania Saviolo e Antonio Marazza.

I vincenti saranno quelli che offriranno per primi, e meglio, una reale soddisfazione del bisogno intrinseco a una domanda.

Prima di salutarti vorrei ispirarti per una bella riflessione:

“In molti oggi cercano di creare preoccupazione con il tema della Tecnologia, comunque è il futuro ed è qualcosa di eccezionale che se ben utilizzata migliorerà la vita delle persone, ma ricordati che qualsiasi idea nascerà sempre da un uomo o da una donna.”