Chiunque parli di comunicazione, oggi, sta perdendo di vista, letteralmente la maggior parte di quel che accade. E, questo è anche peggio, lo sta facendo perdere di vista anche a te.
(Paolo Borzacchiello)

Ieri sera, ho letto questo potente pensiero di Paolo Borzacchiello di HCE University ed immediatamente mi ha ispirato a scrivere l’articolo di oggi, un tema che voglio condividere per sviluppare una bella riflessione con l’obiettivo di donare delle informazioni ben precise rivolte a Titolari d’Impresa, Direttori Generali e Manager che hanno delle grandi responsabilità.

Voglio parlare di formazione.

Nel mio piano giornaliero di attività, ho fissato dei momenti da dedicare ai social che seguo per acquisire sempre più consapevolezza su cosa succede sul mercato, per conoscere persone meravigliose e per essere sempre informato sui trend del futuro. I miei preferiti sono LinkedIn, Instagram e Telegram. Twitter lo seguo per leggere le News dell’ultimo minuto. Adoro anche You tube che seguo quando voglio approfondire delle tematiche ben precise.

Nelle ultime settimane ho osservato dei Consulenti Professionisti, a mio avviso straordinari, dico straordinari perché quella della consulenza è un’attività che devi avere nel sangue, con quella passione profonda, perché hai quella voglia importante di rendere le persone ad essere migliori e di conseguenza la società in generale.

Spesso, molti postano delle immagini dei loro corsi con aule o platee piene del motore più potente che esiste al mondo: “Le Persone”.

Mi sono soffermato più volte ad osservare queste immagini di aule o di platee, osservando la postura che ogni persona aveva in occasione di questi incontri formativi.

Ho notato il più delle volte, direi quasi l’80%, posture di persone poco inclini all’attenzione, seduti con schiena appoggiata e mani conserte, dormienti, mentre solo in pochi quelli che trasmettevano una posizione di attenzione, di interesse e di partecipazione.

Perché queste persone hanno quella postura e trasmettono quella scarsa attenzione mi sono più volte chiesto?

La risposta che ho dato alla mia prima curiosità è stata:
“Spesso chi conduce una formazione è sempre molto bravo e preparato nel suo campo, ovviamente come in ogni ambito, esistono le eccellenze e l’esperienza del Consulente è quella che realmente molte volte fa la differenza.”

Chi si occupa di Consulenza e corsi di formazione, a mio avviso, voglio ribadirlo, sono comunque delle persone straordinarie perché vogliono mettersi in gioco e donare il loro contributo all’umanità.
Sfido chiunque a parlare in pubblico con una platea fatta anche di sole 5 persone, non è assolutamente facile.

Pertanto la colpa della mancata attenzione dei partecipanti non è loro.

La seconda risposta che ho dato alla mia curiosità è stata:
“Probabilmente sono andati a quel corso perché comandati dall’azienda senza aver ricevuto quelle informazioni precise (io la chiamo Visione) del perché è importante quel corso di formazione per il bene sia personale e sia aziendale.”

Anche in questo caso la responsabilità non è del partecipante.

A questo punto di chi è la responsabilità?

Sono arrivato ad una conclusione e dal mio punto di vista, spesso, è del Titolare, o del Direttore Generale o del Manager con poteri decisionali o del Direttore delle risorse umane.

A volte, è’ importante non dare nulla per scontato.

Avere fame, fame di imparare, fame di sapere, fame di vincere è importante, ma se vuoi che la tua azienda (io lo chiamo il tuo “sogno” imprenditoriale) si sviluppi, puoi investire meglio le risorse che hai messo a budget e scegliere gente che ci crede, quelle persone che possono essere la chiave del tuo successo.

Allenarsi e diventare talenti, si può fare, però prima di tutto dovresti essere Tu il primo a continuare a fare formazione, a prepararti, per acquisire più consapevolezza, tanta conoscenza e a rinnovare il tuo pensiero, il mondo è cambiato.

Successivamente puoi impegnarti, come ribadisco da sempre, a selezionare le persone giuste, quelle dove il loro interesse personale coincida con l’interesse dell’Azienda.

La domanda è: Come fai a fare la selezione di una persona, cosa chiedi?

La motivazione è la prima cosa, la passione e ripeto l’interesse personale che coincida con l’interesse dell’Azienda, è il motore di tutto.

Le persone sono la chiave del successo e l’approccio, l’indice dell’intelligenza emotiva di una persona e la sua curiosità, devono essere al centro di questa attività di selezione.

Dobbiamo ricordarci che fortunati si diventa nel momento in cui il talento si incontra con l’occasione e se non c’è la voglia di esplorare e, se il Talento, quello giusto non lo si allena, i risultati non potranno mai arrivare.

Lavorare significa divertirsi, lavorare significa nobiltà del lavoro dice Nerio Alessandri Titolare e Ceo di Technogym.

Sono consapevole che la cosa più difficile per un Imprenditore è la scelta delle risorse umane e proprio per questo voglio fortemente mettere all’attenzione questo tema importante, che può essere fondamentale per un cambiamento epocale che sta arrivando con la velocità del fulmine.

Mi ricollego per un attimo al pensiero di iniziale di Paolo Borzacchiello che spinge tutti a utilizzare il termine di Interazione invece di Comunicazione.

Paolo ci insegna che il termine “interazione” significa: influenza reciproca di tutte le variabili che operano in un determinato contesto, quindi, attiva il tuo cervello a notare tutto quel che sta accadendo mentre interagisci: luci, colori, suoni, materiali, gesti, forme, abbigliamento… tutto.
Si tratta di un cambio di terminologia obbligatorio e dovuto, se vogliamo davvero ottenere il massimo da ogni interazione.

La vera nuova tecnologia del futuro sarà pertanto l’interazione tra le persone.

Puoi investire meglio le tue risorse verso un percorso che crei valore nel tempo, sviluppa una situazione di confronto costante con il tuo Consulente Formatore e partecipa anche tu insieme ai tuoi stupendi compagni di viaggio, vedrai i risultati saranno SUPER MEGA STRAORDINARI.